La primavera è la stagione del risveglio, il momento in cui le energie si muovono di nuovo verso l’esterno: in natura, e quindi anche nel corpo, dopo la quiete dell’inverno, tutto è pronto a sbocciare.
I sensi si risvegliano, complice la trasformazione dell’ambiente esterno, dei colori, dei profumi e della temperatura.
Non sempre e non per tutti però questa fase dell’anno è un periodo felice; questo per diversi motivi:
Perché ci si arriva carichi di tossine
Per compiere la funzione del rinnovamento tipica della primavera l’organismo necessita di essere depurato dalle tossine accumulate nella stagione fredda. L’organo emuntore di questa stagione è il fegato, infatti grazie alle sue funzioni è in grado di eliminare la maggioranza delle tossine depositate nel corpo ma proprio per questa ragione è anche sottoposto ad un maggiore lavoro perciò spesso insorgono problematiche a suo carico.
La digestione potrebbe risultare più difficile e lenta, il sonno più leggero, mal di testa e dolori articolari potrebbero essere più insidiosi e apparire con maggiore frequenza, e i soggetti inclini a soffrire di asma e reazioni allergiche saranno maggiormente coinvolti.
Perché le modifiche climatiche influenzano mente e corpo
Esiste un legame diretto tra la qualità psicofisica e i molteplici cambiamenti di clima e temperatura, soprattutto in primavera quando il clima è maggiormente instabile. Questo può causare disturbi alle persone tendenzialmente ansiose o comunque molto sensibili perchè devono più spesso adattarsi a condizioni che mutano repentinamente. Altra causa determinante di stress è la maggior produzione di cortisolo (ormone dello stress); infatti , per affrontare le giornate che diventano più lunghe, l’organismo ne produce una maggior quantità, con il risultato che ci si può sentire più tesi e stanchi anche a causa dell’effetto eccitante di questo ormone.
Perché il ciclo della melatonina cambia
I disturbi del sonno sono i tra i disagi più comuni nella stagione primaverile. Si manifesta infatti una eccessiva sonnolenza durante l’arco della giornata e maggiore difficoltà nel dormire la notte. Ciò è il risultato di un’energia calante che determina anche difficoltà di concentrazione e attenzione. Questa manifestazione stagionale potrebbe essere indotta da un disturbo del ciclo della melatonina, un ormone che ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia, portando, appunto, a uno squilibrio di quest’ultimo. Nella fase in cui la melatonina si abbassa o si alza eccessivamente, oltre ai disturbi del sonno, il tono dell’umore può cambiare e condurre a stati depressivi.
Qui troverete la registrazione di un rilassamento guidato che può aiutare a sciogliere le rigidità e gli accumuli di tensioni fisiche e interiori.
Buona pratica!
Silvia F.