Mai come in questo momento abbiamo sperimentato la vulnerabilità del corpo e dell’anima. Il corpo è vulnerabile perché il virus è molto aggressivo e potrebbe farci ammalare d’altro canto anche le condizioni interiori sono assai disturbate delle minacce, dal senso di isolamento e di preoccupazione per quel che sarà.
Ciò che inquina i nostri corpi o i nostri cuori o i pensieri rischia di diventare una zavorra in grado di consumare energie vitali e procurare sofferenza al fisico e all’anima.
Per trascendere e muoversi oltre i limiti di questa condizione umana che ci rende vulnerabili è importante alimentare fiducia nelle possibilità che la vita ci concede e nelle proprie capacità.
Prendersi cura di sé e degli altri, per quanto possibile, ma anche di tutto ciò che ci circonda diviene un atto fondamentale di responsabilità; partendo dal sé e dalla conoscenza della propria interiorità ma anche della propria dimensione corporea, si dovrebbe poi giungere ad avere un’attenzione particolare per l’ambiente in cui viviamo.
Qui di seguito vi indico alcune modalità pratiche per superare il senso di paura:
- una illuminante riflessione di Rudolf Steiner
- una piccola pratica yoga che attiva tutti i centri energetici (i chakra)
- un esercizio respiratorio
- una ricetta: perchè attraverso il cibo possiamo fare moltissimo per prenderci cura di noi e di chi amiamo.
CONTRO LA PAURA di Rudolf Stainer
“Qualsiasi cosa accada, qualunque cosa, a me sconosciuta,
mi possa accadere la prossima ora o domani, certamente non la potrò modificare con la paura e l’ansia.
L’affronto dunque con perfetta pace interiore, con il mare del sentire perfettamente calmo.
Paura ed angoscia paralizzano la nostra evoluzione; respingiamo allora le ondate di paura e di ansia per quanto nella nostra anima ci viene incontro dal futuro.
La devozione nei confronti di ciò che viene chiamato la Sapienza divina presente negli eventi, la certezza che qualsiasi cosa accadrà perché doveva accadere, e che – qualsiasi ne sia la direzione – avrà comunque i suoi effetti positivi; traducendo questo atteggiamento animico in parole, sentimenti, idee, realizziamo lo stato d’animo della preghiera devota.
Tra le cose che dovremmo imparare nel nostro tempo vi è questa: il vivere nell’assoluta fiducia, senza nessun esteriore appiglio al nostro esistere, confidando nell’aiuto sempre presente del Mondo Spirituale.
In verità non può oggi essere diversamente, pena il venir meno del coraggio.
Educhiamo rettamente la nostra volontà e cerchiamo di destarci interiormente e consapevolmente ogni mattina ed ogni sera.
RS, 17 febbraio 1910
I GESTI CHE SCIOLGONO IL CORPO E ATTIVANO ENERGIE BENEFICHE
BRAHMA MUDRA
Seduti a gambe incrociate e con la schiena ben eretta, espirando ruotate la testa verso sinistra, inspirando riportatela nel centro ed espirando ruotatela a destra; l’inspirazione successiva riporterà la testa al centro. Eseguite consecutivamente e molto lentamente per 10 volte.
CHANDRA MUDRA
Seduti a gambe incrociate e con schiena ben eretta, inspirando sollevate il viso verso l’alto, espirando portate il mento verso lo sterno. Eseguite consecutivamente e lentamente per 10 volte.
RISHI MUDRA
Seduti a gambe incrociate, inspirando tendete il busto verso l’alto, espirando ruotatelo verso sinistra appoggiando la mano destra sul ginocchio sinistro e portando il braccio sinistro piegato dietro la schiena. Inspirando riportate il tronco al centro ed espirando ruotate sull’altro lato. Eseguite consecutivamente e lentamente per 10 volte.
BASTRIKA MUDRA
Seduti, afferrate con le mani le gambe piegate; i piedi sono sollevati da terra. Inspirando distendete le braccia lasciano che le cosce si stacchino dal tronco, espirando avvicinate le ginocchia al petto e portate la fronte verso le ginocchia. Il gesto va eseguito consecutivamente e lenatemte per 10 volte.
SETU MUDRA
Seduti con le gambe piegate e i piedi a terra un poco divaricati e le braccia distese con le mani al suolo, inspirando sollevate il bacino, la schiena e la testa; espirando riportate il bacino a terra e la schiena leggermente arrotondata.Eseguito consecutivamente e lentamente per 10 volte.
DURGA MUDRA
Seduti con le piante dei piedi unite e le mani che li afferrano, il busto allungato verso l’alto. Inspirando portate le ginocchia verso l’alto, espirando lasciate che le ginocchia scendano verso il suolo. Eseguite consecutivamente e lentamente per 10 volte.
IL PRANAYAMA CHE PLACA L’ANSIA
KUMBHASARIRA Il vaso che si svuota
Seduti a gambe incrociate con la schiena ben eretta e gli occhi chiusi, immaginate il corpo come fosse un vaso: il bacino è il fondo, il naso l’imboccatura. Visualizzate la base ampia che sale sino ai fianchi per poi stringersi un poco all’altezza del punto vita ed espandersi nel petto. Inspirando osservate il vaso riempirsi di aria prima nel fondo poi nella parte centrale e per finire in alto. Espirando osservate il vaso che si svuota, liberandosi però prima dal fondo poi la parte centrale e per ultima l’imboccatura. Eseguite per almeno 10 minuti ogni giorno.
VELLUTATA DI SEDANO RAPA
Ingredienti
- 1 sedano rapa
- 2 patate
- 2 cipollotti
- 4 cucchiai di nocciole sgusciate
- 2 rametti di rosmarino fresco
- Brodo vegetale q.b
- Sale
Affettate i cipollotti e soffriggeteli in una pentola con un poco d’olio e i rametti di rosmarino, fino a quando si saranno ammorbiditi. Pulite e sbucciate le patate e il sedano rapa e tagliateli a cubetti, poi versateli in pentola e fateli cuocere 2-3 minuti a fiamma viva per farli insaporire. Aggiungete il brodo vegetale fino a coprire le verdure e lasciate sobbollire per 15 minuti o fino a quando le verdure saranno morbide ma non sfatte. Spegnete la fiamma e rimuovete i rametti di rosmarino, poi frullate il tutto fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Impiattate e decorate con un cucchiaio di nocciole tritate molto grossolanamente e rosmarino fresco tritato.
Prendetevi cura di voi!
Silvia F.